venerdì 25 maggio 2012

blu azulejos

   

           Per la versione blu della mini collezione Gipsy
mi sono lasciata ispirare da quello che considero il vero capolavoro dell'arte portoghese: le azulejos.
         
           Non ho mai dimenticato l'agosto del 1980 quando in una terribile afa vidi per la prima volta la facciata di una chiesa completamente ricoperta di queste ceramiche meravigliose.

           Emanavano una luce fresca, rigenerante, che
in qualche modo risvegliava dal torpore...                                          








        Vorrei raccontarvi tutti i dettagli tecnici sul taglio dell'abito in foto, sulla sua realizzazione. Sui trucchi delle sarte che, come me, amano lavorare il crespo, il giorgette o l'organza in seta pura (tessuti leggeri e trasparenti da cui l'espressione sarte leggeriste)...sui modi per non far scivolare il tessuto durante il taglio o su come passare velocemente e con precisione i "punti lenti"...ma lo farò la prossima volta.
        Perché quello che vedete in foto non è un abito, ma un modo rapido ed accorto di mettere due spille su un manichino e dar forma ad un' idea.
        Anche così può nascere un abito sartoriale: gli si da forma, si scarta il tessuto in eccesso, si fanno i tagli necessari (meno possibile). Quando la forma ha raggiunto l'idea, si smontano i pezzi di tessuto dal manichino e si trasferiscono su carta. Il cartamodello si rimette sul manichino per essere, come si dice nel gergo della sartoria, "sdifettato" e poi si taglia in quello che è il tessuto vero e proprio.
        Da lì le prove, le riprove e gli assestamenti finali sulla cliente...cucire un abito sartoriale richiede una grande passione: non basta ago e filo!





                                                                   
                                       

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